Premessa
Salvo deroghe, dal 2025 l’Italia applicherà sanzioni ai siti web non accessibili, in conformità con la Direttiva Europea 2019/882, nota come European Accessibility Act. Questa normativa impone requisiti specifici per una vasta gamma di prodotti e servizi digitali, inclusi siti web appartenenti alle seguenti categorie:
Indice dei contanuti
Toggle- Siti web delle pubbliche amministrazioni: tutti i siti gestiti da enti governativi a livello nazionale, regionale e locale.
- Enti pubblici economici e società con concessioni per servizi pubblici: enti come INPS, ASL, ed aziende che gestiscono servizi essenziali come energia, gas, acqua e trasporti ecc.
- Aziende di trasporti e telecomunicazioni a maggioranza di capitale pubblico: aziende come Trenitalia e società di telecomunicazioni partecipate dallo Stato.
- Siti Web di E-commerce: tutti i siti che vendono prodotti o servizi online, inclusi i marketplace come Amazon.
- Siti di Servizi Pubblicitari: piattaforme pubblicitarie e siti che offrono servizi di marketing online.
- Realtà Professionali: siti web di professionisti come commercialisti, avvocati, medici e altri.
- Servizi di Intrattenimento e Media: piattaforme di streaming, siti di notizie e media, e altri servizi di intrattenimento online.
Requisiti di conformità
Non è nello scopo di questo articolo descrivere i requisiti di conformità, ormai noti anche ai muri (agid.gov.it/it/design-servizi/accessibilita/normativa).
L’accessibilità, dopotutto, non è una lista di requisiti da spuntare, ma una filosofia che dovrebbe guidare ogni fase della progettazione e dello sviluppo web. Questa visione alternativa sfida la comune retorica secondo cui l’accessibilità sarebbe un semplice adeguamento alle normative vigenti e le affida il ruolo di componente intrinseca del design. Questo significa che non viene aggiunta a posteriori, ma è parte del concetto iniziale che dà vita al progetto. Considerare l’accessibilità sin dal principio significa comprendere e anticipare le esigenze di tutti gli utenti, inclusi quelli con handicap.
Non solo: questa prospettiva offre numerosi vantaggi anche in termini di SEO e performance del sito. I motori di ricerca premiano i siti accessibili e migliorando il loro posizionamento. Inoltre, un sito accessibile tende ad essere più usabile per tutti gli utenti, il che può tradursi in una maggiore soddisfazione dei visitatori con conseguente possibilità di aumento dei tassi di conversione.
Nei prossimi giorni scriverò un articolo proprio su questo: una sintesi del percorso di formazione che offro alle aziende che richiedono consulenza.
Cambiare la percezione dell’accessibilità richiede uno sforzo culturale significativo. Molti sviluppatori e aziende vedono ancora l’accessibilità come un onere, piuttosto che come un’opportunità di migliorare la qualità e l’ampiezza del proprio lavoro. Risulta dunque fondamentale pPromuovere un cambio di paradigma culturale, che veda l’accessibilità come un elemento di valore aggiunto piuttosto che un limite.
L’inerzia di alcune aziende
Purtroppo, diverse aziende si stanno svegliando solo ora di fronte all’imminente scadenza delle nuove normative. Per troppo tempo, queste realtà hanno trascurato i vantaggi dell’accessibilità, concentrandosi troppo sugli effetti speciali. Questa mancanza di visione non solo ha escluso un segmento significativo della popolazione, ma ha anche impedito alle stesse aziende di trarre vantaggio dai benefici concreti dell’accessibilità.
I passi da compiere
Per adeguarsi alle nuove normative, le aziende devono intraprendere una serie di azioni concrete:
- Audit di accessibilità: effettuare un audit completo dei propri siti web per identificare le aree che non soddisfano i requisiti di accessibilità. Questo può essere realizzato tramite strumenti automatizzati, ma è importante includere anche valutazioni manuali per garantire una copertura completa.
- Formazione del personale: formare il proprio personale, in particolare sviluppatori e designer, sui principi dell’accessibilità web. La conoscenza e la sensibilizzazione all’interno del team sono fondamentali per implementare soluzioni durature.
- Implementazione delle correzioni: sulla base dei risultati dell’audit, procedere con le necessarie modifiche al sito web. Questo può includere l’adeguamento del contrasto dei colori, l’aggiunta di testi alternativi per le immagini, la semplificazione della navigazione, e l’assicurazione che tutti i contenuti siano accessibili tramite tastiera.
- Test con utenti reali: coinvolgere persone con disabilità nei test di usabilità del sito web. Questo permette di ottenere feedback reali e di apportare miglioramenti significativi che gli strumenti automatizzati potrebbero non rilevare.
Per supportare le aziende in questo percorso, sono disponibili numerose risorse e strumenti:
- Linee Guida WCAG: le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) offrono una base solida per comprendere e implementare i principi di accessibilità. La versione 2.1 è attualmente la più utilizzata e copre una vasta gamma di requisiti.
- Strumenti di validazione: esistono vari strumenti online che possono aiutare a valutare l’accessibilità di un sito web, come WAVE, Axe, e Lighthouse di Google.
- Consulenti di accessibilità: affidarsi a consulenti specializzati può facilitare l’identificazione delle criticità e la pianificazione degli interventi necessari.